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PENDOLO DI FOUCAULT

PENDOLO DI FOUCAULT

Descrizione e funzionamento 


Pendolo di Foucault XIX sec.: 1851

 Inv. 133: base in legno dipinto Inv. 518: parte superiore metallica

Progetto del restauro: ing. Massimo Calabresi (2014-2015)

Nel maggio 1851, pochi mesi dopo l’esperienza del fisico L. Foucault per dimostrare la rotazione terrestre, padre Angelo Secchi (1818-1878) volle riprodurre l’esperimento nella chiesa di S. Ignazio a Roma. Fissò un filo metallico di 31,95 metri alla parte superiore metallica ancorata alla cupola per creare un pendolo. Secondo l’esperienza di Foucault il pendolo mantiene il suo asse di oscillazione, e l’angolo di rotazione apparente che percorre nelle 24 ore è effetto e prova della rotazione terrestre. Una base di legno conservata al Visconti presenta due archi incollati con dipinti i gradi di un goniometro, per rilevare l’angolo del pendolo rispetto all’oscillazione di partenza. Su progetto dell’ing. Massimo Calabresi, in collaborazione con la prof.ssa Cecilia Piana Agostinetti, questa antica base di legno dipinta è stata restaurata da allieve della Scuola di Arti e Mestieri nell’estate 2014, e nel 2015 sono stati utilizzate le due parti antiche (base in legno e parte superiore metallica) per ricostruire un modello in scala ridotta dell’esperimento originale, che si trova ora nell’Aula Magna del Visconti.

Paola Vasconi 2017

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