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ARMADILLO

ARMADILLO (Euphractus sexcinctus) 

Mammifero

Epoca: XIX secolo

Descrizione e storia dell'oggetto

L'armadillo è imbalsamato, e proveniva dalle collezioni ottocentesche. Non è escluso che fosse tra i reperti precedenti al 1870. E' accompagnato da un esemplare più piccolo di armadillo e da uno scheletro della stessa specie. L'armadillo a metà del Seicento è uno dei protagonisti della scoperta delle specie del Nuovo Mondo, in particolare delle Americhe.

E' una curiosità centrale in uno dei testi di classificazione degli animali pubblicati dall'Accademia dei Lincei nel 1628, da un manoscritto di un medico spagnolo proveniente dal Messico, e noto come Tesoro Messicano. La parte che riguarda gli animali provenienti dal Messico è curata da Johannes Faber., che muore nel 1629.

Quando inizia l'allestimento del Museo del Collegio Romano nel 1651, Kircher è reduce da una collaborazione con il Bernini nella progettazione della Fontana dei Fiumi di piazza Navona. Consultato come egittologo per l'obelisco ritrovato nel 1647 che doveva costituire il coronamento della fontana, è probabile che abbia dato suggerimenti sulle specie animali da inserire ai piedi dei giganti che rappresentano i fiumi dei quattro continenti. In particolari, ai piedi della figura che rappresenta il fiume americano Rio della Plata si trova uno strano animale somigliante a un coccodrillo che è la probabile rappresentazione dell'esotico armadillo messicano.

Il Tesoro Messicano viene ripubblicato nella sua versione definitiva e integrale proprio negli anni della realizzazione della fontana, tra il 1648 e il 1651. L'armadillo diventerà peraltro un elemento chiave dell'esposizione delle specie animali del Nuovo Mondo nel museo di Kircher. 

Citazione dal De Sepi di Kircher edizione italiana

"L'armadillo – riccio loricato.

Animale anfibio, armato di una corazza rigida da ogni parte, che sembra protetta da cimose o piccole squame di sagoma allungata intorno alle spalle; il dorso è un po' più ampio intorno alla vita; avanza saldo su quattro zampe, grazie ad aguzzi artigli, proprio come il coccodrillo, cui assomiglia anche nella caratteristica forma del capo, più vicina però a quella del maiale.

Ha coda rotonda, via via sempre più sottile, squamosa e rivestita di corazza. L'armadillo messicano, non dissimile dal precedente quanto all'aspetto, ne differisce solo per il colore diffuso su tutto il corpo, perché il riccio ha pelle un po' più scura del messicano, che, così corazzato, appare notevole per la meravigliosa varietà delle squame."

Dati storici 

(provenienza, eventuale restauro, n. inventario e dati su inventari precedenti) 

Proviene dalle collezioni ottocentesche. Restaurato nel marzo 2015 da Anna Maria Bertoni. Inv. 930

Compilatore della scheda

Testo a cura di Paola Vasconi; 15/3/2015

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