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COCCODRILLO

COCCODRILLO (Crocodylus niloticus?)

RETTILE - (cm. 78x29)

Epoca: XIX secolo

Descrizione e storia dell'oggetto

Il coccodrillo si trovava incollato su una base in Aula Magna, e proveniva dalle collezioni ottocentesche.

E' stato staccato dalla sua base e restaurato nel marzo 2015 da Anna Maria Bertoni. Gli animali esotici rappresentavano una importante finestra sul mondo nel museo di Kircher. Dovevano essere una fonte di meraviglia per il visitatore che al massimo all'epoca poteva conoscerli dalle illustrazioni dei bestiari.

Nel catalogo di De Sepi si evidenzia che l'esposizione di questi animali debba incutere meraviglia e insieme timore nel visitatore, tanto che la descrizione è accompagnata da due macabri racconti di viaggio:  uno di un navigatore portoghese che sulle rive del Gange, attaccato da un coccodrillo e da una tigre,  si salva perché il coccodrillo finisce per ingoiare la tigre; l'altro di una principessa di Giava ingoiata da un coccodrillo il giorno delle nozze, coccodrillo nel cui ventre i cacciatori ritroveranno chioma e gioielli della principessa. 

Citazione dal De Sepi di Kircher edizione italiana 

"Il coccodrillo è un mostro orribile ed enorme, di diversa grandezza , nella volta del museo se ne può vedere uno lungo quindici palmi, dono generoso del serenissimo Principe Giovanni Federico, Duca di Brunswich e Luneburg, fatto pervenire ad Attanasio Kircher da Venezia; […] la bocca arriva alle orecchie, ed è orribile per l'apertura delle fauci e per le zanne acuminate, non molto lunghe, ma assai robuste, tanto che si saldano tutte insieme nell'unica mascella. […] Trascorre le sue giornate sulla terra ferma, ma le notti sott'acqua: frequenta soprattutto il Nilo e sembra soffrire per amore degli uomini, perché, se gli caputa di afferrarli, li tormenta tanto a lungo e li serra tra gli artigli delle zampe fino a soffocarli, ma quando li vede ormai privi di vita, prima afflitto li compiange, poi se li divora: donde il proverbio lacrime di coccodrillo. Si trovano coccodrilli anche nel fiume Gange, là dove sfocia in mare in forma di delta."

Dati storici 

(provenienza, eventuale restauro, n. inventario e dati su inventari precedenti)

N. inventario su base 11028. Probabile presenza nel Kircheriano prima della consegna nel 1870. Restaurato nel marzo 2015 da Anna Maria Bertoni. Inv. 935

Compilatore della scheda

Testo a cura di Paola Vasconi; 15/3/2015

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