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CANNOCCHIALE GREGORIANO

CANNOCCHIALE GREGORIANO

Epoca: XVII /XVIII sec.

Descrizione e funzionamento 

Si tratta di un telescopio a riflessione, detto gregoriano da James Gregory (1638-1675) che nel 1663 propose questo tipo di strumento . I raggi luminosi provenienti dall'oggetto osservato penetrano nel tubo e colpiscono uno specchio circolare concavo e forato in prossimità dell'oculare. Da esso vengono riflessi su di un piccolo specchietto posto al centro dello strumento e sono rinviati all'oculare attraverso il foro dello specchio principale. La messa a fuoco avviene spostando lo specchietto tramite una lunga asta filettata. L'immagine che si forma dietro lo specchio forato è diritta. 

Storia dell'oggetto

Questo oggetto non si chiama gregoriano per il suo appartenere alla ex Università Gregoriana, ma per un fabbricante di telescopi della metà del Seicento, James Gregory appunto. Questo telescopio ha una fortuna breve, ben presto sostituito nel Settecento dai telescopi newtoniani. Ci sono notizie di un passaggio a Roma di James Gregory tra il 1664 e il 1668, e questo potrebbe far ipotizzare che il telescopio fosse tra gli strumenti ottici del museo di Kircher. Peraltro quegli anni sono una stagione particolarmente significativa per la produzione di telescopi più sofisticati del telescopio galileiano, in particolar modo a Roma per l'opera di Eustachio Divini. Gli anni Sessanta del Seicento sono tra l'altro gli anni delle dispute sugli anelli e i satelliti di Saturno, che richiedono i telescopi più sofisticati del tempo, e che coinvolgono direttamente esponenti del Collegio Romano. 

Dati storici (provenienza, eventuale restauro, n. inventario e dati su inventari precedenti) 

Provenienza Museo Kircheriano (il "cannocchiale gregoriano" è nell'inventario del 1839 del Collegio romano). Inv. 154.

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